Editore Il Papavero, Avellino, 2011
Prezzo di copertina: 6,00 €
Una poesia, quella di Andrea Donaera, dove ogni parola vive di vita propria, reclamando spazio vitale e ascolto partecipe: ermetica saremmo tentati di dire, complice la stringatezza del verso, asciutta senz'altro, ma mai inutilmente arida, isolazionista nella forma ma efficacemente comunicativa.
Forma. Sostanza. Sentire. Nell'architettura scabra del verso di Andrea anche la rigidità formale dell'Haiku, che con dodici episodi alternati abbaglia la trama del corpus poetico, diventa strumento di accelerazione espressiva. Parole scavate all'osso, moderne, estremamente musicali, con rimandi forse non completamente involontari agli imperativi incalzati di un Piero Pelù privati di spirito epico o alla disamina introspettiva di “piccole iene” romantiche e riflessive come quelle figlie di Manuel Agnelli. (Dalla prefazione di Angelo Curcio.)